SITUAZIONE DEMOGRAFICA REGIONALE

LA SITUAZIONE DEMOGRAFICA REGIONALE

La regione Calabria copre un territorio di 15.080,32 kmq e presenta una struttura morfologica alquanto complessa che rende favorevoli le condizioni di vita soprattutto nelle aree pianeggianti e di mezza montagna.  Risulta  suddivisa  in 5  Aziende Sanitarie Provinciali,  la cui dislocazione territoriale è illustrata nella cartina in basso.

Assetto ASP

La densità abitativa media è di 133 abitanti per kmq, con un massimo di 178 abitanti nella ASP di Reggio Calabria ed un minimo di 101 abitanti nell'ASP di Crotone. La popolazione residente risulta oggi composta da 2.011.466 unità. Il livello di natalità si mantiene  a  livello nazionale  elevato  (oltre 9 nati vivi per 1.000 abitanti)  e l'indice di vecchiaia evidenzia una popolazione sostanzialmente giovane: la ASP di Crotone ha il valore più basso dell'indice con 41 anziani ogni 100 bambini adolescenti, l'ASP di Reggio Calabria  quello più alto con circa 78 ultrasessantacinquenni per 100 bambini di età inferiore a 15 anni. Il tasso di mortalità, pari a 8,5 per 1.000 abitanti, risulta inferiore al valore medio nazionale, favorito dalla più giovane struttura per età della popolazione. La tabella 3 evidenzia la composizione strutturale della popolazione calabrese:

Tabella 3 - Popolazione per fasce di età e sesso: dati regionali

Età

Maschi

Femmine

Totale

n.

%

n.

%

n.

%

0-4

49.846

5,07

48.067

4,68

97.913

4,87

5-14

121.926

12,39

116.019

11,29

237.945

11,83

15-44

437.612

44,48

439.052

42,79

876.664

43,58

45-64

226.221

22,99

229.069

22,29

455.290

22,63

65-74

89.313

9,08

104.558

10,17

193.871

9,64

75 +

58.889

5,99

90.894

8,84

149.783

7,45

Totale

983.807

100,0

1.027.659

100,0

2.011.466

100,0

La distribuzione per fasce di età indica che la popolazione in età pediatrica risulta essere il 16,7% del totale regionale (335.858 unità), contro il 17,09% rappresentato da quella anziana (343.654 ultra64enni).Vi è un sostanziale equilibrio tra giovani ed anziani.

Tabella 4 Principali indicatori demografici regionali

Indice di vecchiaia

Quoziente natalità

Quoziente di mortalità

Indice di dipendenza economica

102,32

9,2

8,5

51,02

 

Confrontando, inoltre, gli indicatori demografici delle rilevazioni  nazionali e regionali si evidenzia che la Calabria ha una popolazione notevolmente più giovane rispetto all'andamento nazionale, con una maggiore natalità e un minor quoziente di mortalità. Tuttavia, la popolazione non più attiva, dal punto di vista lavorativo, pesa di più sulla popolazione potenzialmente attiva rispetto all'indice nazionale di circa 5 punti percentuali in più.

LA SITUAZIONE DEMOGRAFICA AZIENDALE

Per quanto riguarda la composizione della popolazione si osservi la seguente tabella:

 

Tabella 5 - Popolazione per fasce di età e sesso: dati ASP di Catanzaro

Età

Maschi

Femmine

Totale

n.

%

n.

%

n.

%

0-4

8.945

4,99

8.844

4,69

11.870

4,83

5-14

21.863

12,2

21.078

11,1

28.560

11,6

15-44

79.753

44,5

80.513

42,6

106.931

43,6

45-64

41.937

23,4

42.335

22,4

56.101

22,9

65-74

16.093

8,98

19.466

10,3

23.730

9,67

75 +

10.609

5,92

16.783

8,88

18.260

7,44

Totale

179.200

100

189.019

100

368.219

100

 

Tabella 6 Principali indicatori demografici Aziendali

Indice di vecchiaia

Quoziente natalità

Quoziente di mortalità

Indice di dipendenza economica

100,7

9,0

8,6

49,8

 

Dal confronto tra gli indicatori demografici dell'ASP di Catanzaro con quelli regionali e nazionali si rileva come la nostra popolazione risulta più giovane rispetto a quella nazionale e con un tasso di mortalità è inferiore a quello nazionale.    

Tabella 7 - Indicatori demografici: dati nazionali, regionali, aziendali

Indici

Dati nazionali

Dati regionali

Dati aziendali

Indice di vecchiaia

131,38

102,32

100,7

Quoziente natalità

9,4

9,2

9,0

Quoziente mortalità

9,7

8,5

8,6

Indice di dipendenza economica

49,02

51,02

49,8

 

I dati di cui sopra sono messi in luce anche nel seguente grafico:

Grafico 1 - Confronto indicatori demografici: dati nazionali, regionali, aziendali


Grafico 1 - Confronto indicatori demografici: dati nazionali, regionali, aziendali

ANALISI SWOT

Il legislatore ha definito il controllo strategico come attività che consiste nell'analisi preventiva e successiva della congruenza degli eventuali scostamenti tra obiettivi e risultati.
Esso è strettamente collegato alla valutazione di impatto dell'ASP su tessuto sociale e sanitario della cittadinanza che si rivolge all'organizzazione. Nella nostra ASP l'implementazione del controllo strategico mira al conseguimento di obiettivi predefiniti i cui risultati devono essere misurati in termini di coerenza e congruenza considerando anche le ricadute sul bisogno di salute espresso dai clienti.
Il controllo strategico supporta l'attività di indirizzo politico amministrativo ed è svolto dalle strutture che rispondono direttamente ai predetti organi, ponendosi, inoltre, come elemento di snodo tra indirizzo politico e gestionale. Il punto di partenza è la definizione degli obiettivi dell'organizzazione nel rispetto delle esigenze sanitarie ed epidemiologiche della popolazione assistita e delle relative risorse da utilizzare. La conoscenza dei dati provenienti dalle erogazioni sanitarie e dalle analisi dell'esigenza dei clienti assicura l'efficiente uso delle risorse stesse e come sottoprodotto anche la valutazione della performance dei dirigenti di line; pervenendo ad una valutazione complessiva sia delle scelte compiute a monte sia della congruenza tra i risultati conseguiti e gli obiettivi predefiniti. Se il primo prodotto di tale controllo è costituito dalla direttiva di indirizzo annuale emanata dagli organi di vertice, il secondo è rappresentato dal monitoraggio continuo che consiste in una rilevazione metodologicamente impostata, rispondente a criteri oggettivi in quanto elaborata sulla base di indicatori correttamente individuati e correlati alle esigenze degli stakeholder (clienti, organi politici ragionali). Tale monitoraggio opera sia a livello strategico coniugando indirizzo politico e strategie gestionali che a livello operativo a livello di strutture dipartimentali.
La valutazione opera sui risultati ma può afferire anche all'indirizzo e alla programmazione strategica (errata pianificazione strategica, carenze di risorse mancata risposta delle unità amministrative di supporto mancata coerenza di indirizzo programmatico rispetto alle priorità indicate dal vertice politico ed altro). La corretta gestione dei dati che implementano il controllo strategico permette di evidenziare le eventuali carenze erogative o le inefficienze sviluppando delle politiche di appropriatezza.
In definitiva, il controllo strategico ha come parametro di riferimento il cliente nella sua globalità ed in quest'ottica che si centra il profilo dell'efficienza e dell'efficacia dell'azione erogativa.